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Sposa in rosso

  • Immagine del redattore: ladonnainnero
    ladonnainnero
  • 8 set 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

Sono Margaret, ho... Non si chiede l'età ad una donna e lavoro in una libreria in centro.

La mia famiglia abita in Olanda e io mi sono trasferita in Italia dopo aver conosciuto l'amore della mia vita: Alessio. Lui è perfetto, sia fisicamente che mentalmente, abbiamo gli stessi valori e gli stessi obiettivi, siamo molto simili.

Lavora in una fabbrica, non so precisamente di che cosa.

Pochi giorni fa mi ha fatto la proposta e ovviamente ho detto di sì, ora stiamo organizzando tutto: chiesa, vestito, fiori e altro.

La mia famiglia viene dall'Olanda per questo matrimonio, mia madre è così emozionata, non vede l'ora e mio padre ha già detto che appena mi lascerà all'altare piangerà come un bambino, mia sorella più piccola farà da testimone e invece quella più grande porterà le fedi insieme a suo figlio di 5 anni.

Io sono molto in ansia, il matrimonio è un grande passo.

Tra me e Alessio funziona tutto bene solitamente, ma ci sono alti e bassi, come è giusto ci siano.

Lui a volte si arrabbia perché sento molta nostalgia dell'Olanda, casa mia, ma lo rassicuro sempre che voglio stare dove sta lui.

Una volta a 14 anni ero a casa a studiare per scuola e una mia compagna mi aveva detto che leccando le pagine del libro avrei memorizzato tutto, non ci credevo per niente, ma appena tornata a casa ho aperto il libro e l'ho leccato.

A quella verifica infatti presi 5.

Una sera d'estate ero in giardino, perché in Olanda ho una casa enorme, con un giardino altrettanto grande, non come qui che ho un appartamentino piccolo e brutto.

Insomma ero in giardino con una mia amica, guardavamo le stelle, "vado a prendere qualcosa da mangiare" le dissi e appena poggiai il piede nudo per terra pestai la cacca del mio cane, in Olanda ho anche un cane, volevo tagliarmi il piede per lo schifo.

Me lo andai a lavare di corsa, ricordo che saltai su una gamba sola fino al bagno.

Che brutta avventura!

Devo scrivere la mia promessa matrimoniale.

Una cosa positiva su di me, c'è da dire, sono una brava scrittrice, anche se non ho pubblicato nulla.

Però ho fatto leggere le mie storie a molte persone e tutti dicevano "Wow, belle, complimenti!"

Incomincio con lo scrivere il suo nome, poi un po' di romanticismo, dei ricordi, soprattutto quando ci siamo conosciuti e ti amo finale.

Poi la rivedrò tra qualche giorno, poco prima del matrimonio.

Tutti mi chiedono "Il primo figlio speri sia maschio o femmina?" Io non ci ho ancora pensato, sto pensando prima al matrimonio, alla mia famiglia che viene e ad Alessio, quello appena finite le nozze si vedrà.

Tutto bello, colorato, romantico, l'abito principesco, le fedi, la mia famiglia, la sua famiglia, le promesse e i pianti di gioia.

Ho sognato tutto questo da una vita.

O almeno sognavo.

La mattina del matrimonio, mi alzai emozionata.

Dovevo correre dalla sarta a ritirare il vestito a cui era stata fatta qualche modifica.

Quella macchina correva e non mi aveva proprio vista.

Il vestito dal bianco puro diventò rosso sangue insieme all'asfalto e il mio sogno andò in frantumi.

L'ultima cosa che ricordo è la macchina che non si fermò, non mi soccorse, mi aveva investito e non si faceva problemi a lasciarmi morire lì, sulla strada.

Addio Alessio, addio matrimonio, addio al solo pensiero di avere dei figli.

L'unica cerimonia che festeggiammo fu il mio funerale.












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